Molti non sanno nemmeno di essere “Aspie” e vivono ogni giorno nella confusione più totale. Ma i sub-clinici Asperger sono un vero e proprio esercito invisibile, con il problema che i Professionisti veramente capaci ed in grado di trovarli purtroppo sono pochi.
Stabilire con precisione il numero esatto dei soggetti Asperger sub-clinici che esistono al mondo è un’impresa difficilissima e, ad oggi in Italia, direi praticamente impossibile.
Gli Aspie in Italia sono sicuramente molti di più rispetto a quelli che vengono diagnosticati (o forse sarebbe più corretto dire “identificati”), se poi teniamo conto anche di tutta quella parte di popolazione “ponte”, ovvero persone con caratteristiche sia Neurotipiche che con “tratti Asperger”, il range di persone che potrebbe rientrare nel mondo degli Aspie si fa veramente ampio.
Tenete conto inoltre che purtroppo, in Italia, una diagnosi come sub-clinico è difficile ottenerla (se non da persone che conoscono davvero bene le molteplici caratteristiche e sfumature dell’Asperger) e viene quasi sempre snobbata, equivalendola ad una “non diagnosi”, in quanto i deficit visibili, normalmente, sono talmente sottili (agli occhi di inesperti) da non essere presi in considerazione. Quindi, per questa particolare categoria di “professionisti”(?) che non accettano una diagnosi di “sub-clinico” o sei un soggetto clinico, oppure è impossibile che tu possa pensare semplicemente in modo “diverso” e possa esserti adattato così bene da riuscire ad ammortizzare nel migliore dei modi le tue difficoltà legate al fatto di essere un soggetto Asperger in un mondo di prevalenza Neurotipica.
In un’intervista del 2012 fatta al Dott.Tony Attwood è emersa proprio una domanda relativa ai soggetti sub-clinici.
Secondo le parole di Attwood “Non tutti gli Asperger sono uguali tra loro, dipende da come l’affrontano e come vi si adattano. A volte i ragazzi e gli uomini possono essere invadenti, irritanti e difficili, mentre le ragazze e le donne sono più ricche di risorse e intelligenti nel loro modo di affrontare l’Asperger. Una di queste strategie consiste nel riconoscere che – Sono differente dagli altri, ma li devo imitare per far parte del gruppo -, ma questo significa che stanno negando chi sono veramente. E’ un processo artificiale. E’ come essere su un palco tutto il tempo. E’ estenuante. Si costruiscono un ruolo e un copione e poi hanno paura di perdere quella maschera. Non devono mai mostrare chi sono realmente, perché temono di non piacere a quelli che li vedono per come sono realmente. Questo provoca l’ansia di poter commettere un errore, ma può anche portare alla depressione basata su una bassa autostima e sul sentimento – Come sono dentro è così sbagliato che lo devo assolutamente nascondere – … esistono molti gradi di espressione e questi cambiano nel tempo e a seconda dello stress. Più una persona è stressata, più sono evidenti le caratteristiche. Qualcuno può avere il profilo, ma non la disabilità. Ovvero quelli che hanno genitori, compagni, amici, colleghi che li comprendono e li sostengono così che le caratteristiche sono meno evidenti in quello che chiamiamo – un’ambiente Aspie-friendly -, ma se quel parente muore, si sposta, va via o c’è un cambio di responsabile al lavoro, tutto questo genere di cose, può causare un aumento di stress nella persona. … A volte la persona in questione ha bisogno di consigli piuttosto che di psicoterapia. Possono essere consigli su come scegliere la professione più appropriata e su difficoltà come, ad esempio, essere promossi a responsabili dove le abilità interpersonali sono maggiormente richieste. Può essere che abbiano bisogno di consigli sulla loro relazioni interpersonali, che abbiano bisogno di comprendere come riuscire a trovare e mantenere una relazione a lungo termine. ...L’Asperger è un problema in relazione al fatto di essere una minoranza in un mondo di – zeloti – sociali. E quindi una persona che è fortemente stressata, può avere una bassa autostima e può sviluppare depressione e ansia nel far fronte ai cambiamenti o nel commettere errori. Può inoltre provare rabbia di fronte alle illogicità del mondo o, qualche volta, rispetto alle proprie difficoltà, o si sente confusa, e questa è una caratteristica dell’Asperger, riguardo l’affettività: come esprimerla, quando esprimerla, etc … Quindi la persona può avere successo nella sua vita accademica o lavorativa, ma avere serie difficoltà nella propria vita personale, e riguardo alle emozioni e quindi avere bisogno di terapia. Ma queste terapie sono disegnate per le persone tipiche, e quelli con l’Asperger hanno un cervello collegato in modo diverso, non in modo sbagliato, ma diverso. E queste psicoterapie sono state elaborate per persone tipiche che hanno l’abilità di esplorare, descrivere e analizzare i propri pensieri e sentimenti in modo intuitivo. Ma per le persone con l’Asperger non è così facile. … Le persone con l’Asperger sono molto logiche, sono molto scientifiche e concrete.“ (tratto dall’intervista a Tony Attwood del 2012).
Chiudo questo articolo con le stesse parole con cui è iniziato… Molti non sanno nemmeno di essere “Aspie” e vivono ogni giorno nella confusione più totale. Ma i Sub-clinici Asperger sono un vero e proprio esercito invisibile… un esercito che se riuscisse a mostrarsi nella sua interezza potrebbe veramente cambiare il corso della storia (come probabilmente è già in parte accaduto nel passato), senza bisogno di inutili guerre e sofferenze ma semplicemente ristabilendo il giusto ordine logico delle cose e trasformando il Mondo in un luogo sicuramente più vivibile!